Nel cuore del quartiere Vomero, tra alberi secolari e panorami mozzafiato, per un giorno, Villa Floridiana si prepara a trasformarsi in un luogo magico dedicato ai bambini. L’appuntamento da non perdere è per domenica 8 giugno, alle 11 (ingresso via Domenico Cimarosa n.77), quando i baby partecipanti saranno chiamati a vivere un’esperienza unica all’interno del Museo Duca di Martina, grazie a “Piccoli esploratori scoprono”, iniziativa di NarteA pensata per coniugare apprendimento e divertimento. L’evento, che prenderà forma nei suggestivi spazi della Villa, prevede un percorso interattivo durante il quale i bambini, guidati da un libretto illustrato realizzato da Luca Poce, diventeranno esploratori in erba alla scoperta di storie e misteri, insieme alla guida Marina Minniti.
Il costo del biglietto è di 15 euro a bambino (età consigliata 7-12 anni), acquistabile online al link: https://bit.ly/pes_flor L’ingresso al sito per l’eventuale accompagnatore è, invece, di € 4 e si può acquistare in loco. Informazioni: 339.7020849 – 333.3152415
Villa Floridiana affonda le sue radici nella storia borbonica del Regno delle Due Sicilie. Acquistata nel 1817 da re Ferdinando I di Borbone per la duchessa di Floridia, Lucia Migliaccio di Partanna, fu trasformata in una residenza estiva, grazie al progetto dell’architetto Antonio Niccolini. Questi ne curò anche il parco, modellandolo secondo lo stile romantico del giardino all’inglese, tra boschetti, terrazze e scorci scenografici sulla città. L’elegante edificio, oggi sede museale, si distingue per la monumentale scalinata marmorea a doppia rampa che collega l’ingresso alla natura circostante, esaltando il dialogo tra architettura e paesaggio. Dopo la morte della duchessa, il complesso subì numerosi interventi, fino alla sua acquisizione da parte dello Stato nel 1919 e alla successiva apertura al pubblico nel 1931 come sede del Museo Duca di Martina.
Oggi il Museo ospita una delle più importanti collezioni italiane di arti decorative, frutto del gusto collezionistico del duca Placido de Sangro. Con oltre seimila opere databili tra il XII e il XIX secolo, il museo offre un viaggio attraverso materiali, stili e culture, con preziose testimonianze di ceramiche, avori, smalti, bronzi, vetri e porcellane provenienti da Europa e Asia. Un’intera sezione è dedicata all’arte orientale, con raffinati pezzi cinesi delle dinastie Ming e Qing e porcellane giapponesi Kakiemon e Imari. Questo ricchissimo patrimonio diventa ora punto di partenza per un’avventura educativa pensata per avvicinare i bambini al mondo dell’arte, stimolandone la curiosità e il senso della scoperta in uno dei luoghi più affascinanti della città.